È stata consegnata venerdì 23 ottobre scorso la Borsa di studio “Roberto Nuti“, istituita dal Roberto Nuti Group, azienda con sede nel Circondario imolese fondata nel 1962 e attiva nel settore dei ricambi per veicoli industriali, con export in quasi 90 Paesi.
La prima Borsa di studio Roberto Nuti e il lancio dell’edizione 2020/2021
La Borsa di studio Roberto Nuti consiste in un plafond in denaro, suddiviso in quote destinate alle scuole e agli studenti autori del miglior elaborato di una delle due categorie: intervista scritta e intervista video, a giudizio di una commissione tecnica composta da giornalisti e videomaker. Per partecipare alla Borsa di studio “Roberto Nuti” gli studenti delle scuole medie dovevano presentare un elaborato sul tema “La mia vita di autista”, consistente in un’intervista a persone che svolgono, in Italia, la professione di conducente di mezzi pesanti per il trasporto di merci su strada oppure di mezzi pesanti dedicati al trasporto di persone su strada.
La prima edizione della Borsa di studio Roberto Nuti, lanciata a livello nazionale, ha registrato un’ottima risposta da parte delle scuole, pur nelle difficoltà determinate da questa Pandemia. Per questo motivo il Roberto Nuti Group ha deciso di confermarla, lanciando la seconda edizione, aperta a tutti gli studenti delle scuole medie (classi 1ª e 2ª) a livello nazionale, con un nuovo titolo su cui gli studenti dovranno lavorare per le loro interviste: “La mia esperienza di conducente ai tempi del Coronavirus”. Il regolamento è già online.
Gli studenti che hanno ottenuto la prima borsa di studio Roberto Nuti
Gli studenti che hanno ricevuto la borsa di studio sono Luca Zamboni, della classe 3C dell’Istituto comprensivo 15 (Scuola “Zappa” di via Saliceto 74 a Bologna), e Chiara Bizzini, frequentante la classe 3B dell’Istituto comprensivo 22 (Scuola “Rita Levi Montalcini” di via Lombardia 36 a Bologna). Una menzione speciale è stata assegnata dalla commissione al testo dello studente Manfredo Notaro della classe 3D dell’Istituto comprensivo 15 (Scuola “Zappa”).
“Questa borsa di studio è dedicata al fondatore della nostra azienda, che con tenacia, capacità imprenditoriale e forza di volontà ha creato, in questi sessant’anni di attività, un’organizzazione fiorente oggi operativa sul mercato internazionale. Una soddisfazione, siamo certi, per un uomo che ancora oggi è un punto di riferimento e una luce importante per la nostra vita” sono le parole di Massimo ed Elisabetta del Roberto Nuti Group e figli del fondatore. “Dalla famiglia Nuti e dai nostri collaboratori giungano i più sinceri complimenti agli studenti e ai loro insegnanti. La qualità degli elaborati è stata talmente entusiasmante che abbiamo deciso di ripetere l’esperienza anche nei prossimi anni, certi che diventerà un appuntamento seguito e apprezzato quanto lo è il nostro “Sabo Rosa”, il riconoscimento che, in occasione della Festa della Donna, viene dedicato alle autiste di mezzi pesanti e che è ormai giunto alla dodicesima edizione” ha concluso Massimo Nuti.
“Siamo davvero grati al Roberto Nuti Group per averci dato questa opportunità – ha commentato Annalisa Petraccaro, vice preside della scuola “Zappa” Istituto Comprensivo 15 di Bologna -. E siamo molto contenti perché due dei nostri studenti sono stati premiati. In un momento storico come questo ritengo sia molto importante che una realtà come il Roberto Nuti Group abbia creato un’iniziativa come questa, che mette al centro l’istruzione e dà importanza al percorso educativo dei ragazzi. È fondamentale che si continui a credere nell’istruzione e che si dia sostegno al ruolo degli educatori, facendo sentire che la comunità è vicina e crede nella scuola“.
“Ringraziamo il Roberto Nuti Group per questa iniziativa che crea una relazione interessante fra il mondo del lavoro e le scuole medie – ha spiegato Francesca Baldelli, dirigente dell’Istituto Comprensivo 22 di Bologna -. Questa Borsa di studio, vinta da una nostra alunna con il supporto di tutti i suoi compagni di classe, è un bellissimo esempio della sinergia che si può e si deve creare con le realtà produttive del territorio. Una sinergia che crediamo debba essere incrementata”.