Castel San Pietro Terme è in zona rossa dal 4 al 21 marzo 2021. Questo è quanto è stato deciso nell’ordinanza 3 marzo con cui la Regione, d’intesa con i Sindaci della Città metropolitana di Bologna, ha stabilito le fasce di contenimento del contagio.
Cosa succede in zona rossa con l’Ordinanza regionale e il Dpcm 2 marzo
In zona rossa vengono confermate tutte le misure restrittive atte a contenere la curva epidemiologica. È necessario però un chiarimento legato all’approvazione del Dpcm 2 marzo firmato dal premier Mario Draghi e in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.
La sospensione degli asili nido e delle scuole materne (sia statali che comunali) parte da sabato 6 marzo, così come la chiusura delle attività di servizi alla persona come parrucchieri e barbieri, così come prevede il nuovo Dpcm per le zone rosse in tutto il Paese.
Quali attività commerciali possono rimanere aperte
Nell’Ordinanza regionale e nel Dpcm 2 marzo si indica che sono chiuse tutte le attività commerciali con l’eccezione di quelle riportate di seguito:
– esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
– prodotti surgelati
– esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
– prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione
– carburante per autotrazione in esercizi specializzati
– apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
– ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
– articoli igienico-sanitari
– macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio
– articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
– libri in esercizi specializzati
– giornali, riviste e periodici
– articoli di cartoleria e forniture per ufficio
– confezioni e calzature per bambini e neonati
– biancheria personale
– articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
– autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
– giochi e giocattoli in esercizi specializzati
– medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
– articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
– cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
– fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
– animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
– materiale per ottica e fotografia
– combustibile per uso domestico e per riscaldamento
– saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
– articoli funerari e cimiteriali
– Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
– qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
– distributori automatici.
Le parole del sindaco Fausto Tinti nella lettera aperta del 4 marzo
“Come ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini, prosegue il rifinanziamento dei congedi parentali e dei voucher baby sitter, ovunque sia prevista la didattica a distanza e la sospensione dei servizi d’infanzia con effetto retroattivo – ha scritto Il sindaco di Castel San Pietro Terme Fausto Tinti in una lettera aperta alle cittadine e ai cittadini -. Si sta lavorando anche per l’estensione dei ristori economici per le categorie e attività economiche colpite, con la richiesta che vengano agganciati non più ai Codici Ateco ma al fatturato reale, prevedendoli anche per le categorie finora escluse. Il resto dipende da tutti noi. Dai nostri comportamenti di singoli cittadini. Nessun assembramento, neanche nei parchi e nelle abitazioni private, igiene delle mani e mascherina sempre indossata correttamente. Si esce solo per giustificati motivi: lavoro, salute e comprovate necessità”.