Termoscanner alle scuole del territorio è l’impegno preso dalla BCC della Romagna Occidentale per la salute, in questa lunga situazione di emergenza sanitaria. Dopo una prima fase in cui la banca di credito cooperativo della Romagna occidentale ha dato sostegno alle unità speciali di continuità assistenziale e agli ospedali, ora è la volta delle scuole, a cui saranno donati degli speciali kit professionali per il controllo della temperatura corporea dei ragazzi.
I termoscanner alle scuole
Nel kit spicca una innovativa telecamera in grado di captare il calore dai volti delle persone in movimento e dare un immediato segnale di allarme qualora la temperatura rilevata esca dai limiti di sicurezza impostati. Con un secondo strumento, sempre incluso nel kit, l’addetto che sovrintende il monitoraggio potrà chiedere alla persona individuata di sottoporsi con discrezione a una misurazione di verifica. Si tratta di un sistema evoluto poiché in grado di agire in tempo reale (quindi anche mentre i ragazzi passano veloci) e, allo stesso tempo, non invasivo e rispettoso della privacy, in quanto le immagini non vengono registrate. La telecamera è di dimensioni contenute e può essere utilizzata all’ingresso della scuola o in altri punti di passaggio, potendo essere fissata su un normale treppiede.
“Questa nostra seconda azione a favore della comunità in lotta contro la pandemia nasce su iniziativa del dott. Morini, medico e componente delle Usca, e del nostro socio Francesco Bartolotti. Abbiamo accolto volentieri questa proposta di donazione per senso di responsabilità nei confronti del prossimo e della comunità. Sono principi che ci guidano dal 1904, come banca cooperativa animata da spirito mutualistico. Ancora una volta siamo fieri della nostra dimensione locale poiché ci consente di dimostrare presenza e capacità di ascolto dei bisogni della società”, commenta Luigi Cimatti, presidente della BCC della Romagna Occidentale.
“L’attività in ambito di Usca ci ha portati ad approfondire le problematiche vissute dalle famiglie in questa fase della lotta al virus che oggi colpisce persone di età media decisamente più bassa rispetto alla prima ondata. È importante proteggere i ragazzi e ridurre il rischio di focolai nelle aule. Non solo per la salute degli stessi giovani e del personale scolastico, ma anche per l’incolumità dei familiari che li attendono a casa. La BCC della Romagna Occidentale, che aveva già dimostrato molta sensibilità nella prima fase della pandemia aiutando noi medici, si è di nuovo resa disponibile. Ogni mattina i genitori devono misurare la temperatura ai loro figli prima di accompagnarli a scuola ma oggi, con l’aiuto di queste tecnologie, possiamo contare anche su uno screening rapidissimo all’interno degli istituti, non solo nel momento dell’ingresso a scuola, ma anche in altri momenti della vita scolastica. Teniamo conto che le campagne vaccinali richiederanno mesi e tutti dovremo lottare contro questo virus ancora a lungo”, spiega il dottor Daniele Morini, medico di famiglia.